Era il lontano 22 luglio 2021.
Giusto per non dimenticare uno dei tanti video che il principale partito dell’attuale maggioranza di governo pubblicava in tempi non sospetti..
Per quanto riguarda Draghi, chi lo conosce lo evita..
Ma andiamo al dunque. E’ stato amore a prima vista e non possiamo dire che non ce l’avevano comunicato.
La coppia più bella del mondo riconosce il pargoletto creato in Era Covid. Fuori dal matrimonio l’accordo sul green pass è stato appena raggiunto. Comunque matrimonio o meno, si era già capito che i due si frequentavano… L’accordo tra UE e OMS porterebbe l’attuale Green pass a sostituire il certificato internazionale di vaccinazione e, udite udite(!!!), favorire la mobilità in tutto il mondo.
Quindi ora finalmente possiamo dare un senso al Green Pass, visto che non serviva per fermare i contagi.
Oggi si scopre il motivo di tutto il film visto durante il periodo Covid. Periodo in cui, i politici e “governi di mezzo mondo” (e non per modo di dire) hanno cavalcato il Covid per continuare il lavoro iniziato in fase post caduta delle Due Torri Gemelle. Maggiori controlli, e meglio se digitali e geolocalizzabili. Meglio ancora se collegati ad un wallet con dentro gli euro digitali pronti per essere confiscati nel caso non rispettassi qualche “imposizione” dall’alto.
Ora possiamo osare a spingerci oltre alla semplice “facilitazione alla mobilità”. Sopratutto dopo il grande successo vaccinale (???) e alla montagna di menzogne raccontate a rete unificate per giustificare, il truffone, l’introduzione del green pass. Altro che ci ha fatto uscire dalla pandemia ..
Quindi, su AdnKronos si legge.
La Commissione europea e l’Organizzazione mondiale della sanità hanno siglato un partenariato per la salute digitale, che mira a rendere il Green Pass, o Certificato Covid Digitale Ue, lo standard a livello internazionale per facilitare la mobilità in tutto il mondo. Per esempio, potrebbe sostituire l’attuale certificato internazionale di vaccinazione, a tutt’oggi cartaceo.
Nel corrente mese di giugno, informa la Commissione, l’Oms adotterà il sistema di certificazione digitale Covid-19 dell’Ue per istituire un sistema che “contribuirà a facilitare la mobilità globale e a proteggere i cittadini di tutto il mondo dalle minacce sanitarie attuali e future”. Si tratta, specifica la Commissione, del primo elemento costitutivo della rete globale di certificazione della salute digitale dell’Oms, che svilupperà un’ampia gamma di prodotti digitali. Il partenariato includerà una stretta collaborazione nello sviluppo, nella gestione e nell’attuazione del sistema dell’Oms, beneficiando della competenza tecnica accumulata dalla Commissione europea nel settore.
Il certificato Covid digitale, o Green Pass, basato su tecnologie e standard open-source, ha consentito anche la connessione di Paesi extra Ue che rilasciano certificati secondo le specifiche Ue: oggi è già la soluzione più utilizzata nel mondo. Dall’inizio della pandemia, l’Oms si è impegnata per definire le linee guida generali per questi certificati. Per “rafforzare la preparazione sanitaria globale di fronte alle crescenti minacce per la salute”, l’Oms sta istituendo una rete internazionale di certificazione sanitaria digitale che si basa sul quadro e le tecnologie aperte dell’Ue.
Con questa collaborazione, l’Oms faciliterà questo processo a livello globale, con l’obiettivo di consentire al mondo di beneficiare della convergenza dei certificati digitali, cosa che include la definizione degli standard e la convalida delle firme digitali, per prevenire le frodi. L’Oms non avrà accesso ad alcun dato personale sottostante: questi continueranno a essere dominio esclusivo dei governi. Il primo elemento costitutivo del sistema globale dell’Oms diventa operativo in questo mese e dovrebbe essere sviluppato progressivamente nei prossimi mesi. La partnership Ue-Oms lavorerà per sviluppare tecnicamente il sistema con un approccio graduale per coprire ulteriori casi d’uso, che possono includere, per esempio, la digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione o profilassi.