Anche le SRL hanno ora l’opportunità di finanziarsi attraverso il crowdfunding, offrendo le proprie quote di partecipazione al pubblico sulle apposite piattaforme online.
La Consob ha infatti dato il proprio via libera definitivo con la delibera n. 22720 del 1° giugno 2023, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 134 del 10 giugno 2023, recependo le modifiche al Testo Unico della Finanza (Tuf, art. 100-ter) apportate dal decreto legislativo n. 30 del 10 marzo 2023 relativo ai servizi di crowdfunding.
Tale decisione estende la possibilità già concessa alle SPA e alle start up innovative, favorendo anche le SRL caratterizzate dalla difficoltà nell’accedere a fonti di finanziamento alternative al classico credito bancario. Grazie a regole snelle e semplici, in deroga a quanto previsto dal primo comma dell’art. 2468 del Codice Civile, tali società potranno migliorare la propria capacità di finanziamento sul mercato dei capitali attraverso strumenti come il crowdfunding.
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La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa e la Banca d’Italia saranno le autorità designate per la supervisione delle norme tecniche di operatività e di attuazione del regolamento UE 2020/1503 che disciplina l’attività dei fornitori di servizi di crowdfunding per le imprese.
In caso di irregolarità, i fornitori di servizi di crowdfunding potranno ricevere una sanzione fino a cinquecentomila euro. Si tratta di un’iniziativa importante per garantire il corretto funzionamento di questo settore emergente e protetto i diritti degli investitori.
Per le SRL, regole chiare e semplificate.
Gli investitori possono sottoscrivere le quote del capitale sociale, previa opportuna comunicazione fornita dai servizi di crowdfunding, come banche e società finanziarie abilitate, che forniscono dettagli sulle condizioni dell’offerta e sulla tecnica dell’operazione.
Grazie alle semplificazioni introdotte dallo schema di decreto, non è più necessario stipulare un contratto scritto per la sottoscrizione, acquisto o vendita di strumenti finanziari o quote rappresentative del capitale, quando ricorrono determinate condizioni. Un approccio professionale per una gestione aziendale smart ed efficace.
La sottoscrizione delle quote può essere effettuata tramite intermediari autorizzati a fornire uno o più servizi di investimento.
Inoltre, l’alienazione delle quote può essere completata facilmente con un’annotazione del trasferimento nei registri dell’intermediario.
Le regole per gli investitori
I potenziali investitori, che siano privati, imprese o enti, devono conferire un mandato ai propri intermediari designati per partecipare all’offerta al pubblico delle quote della srl. Le norme di investimento stabiliscono una procedura regolamentata e professionale per gli investitori.
- Si provvederà a effettuare la corretta intestazione delle quote in nome proprio, operando per conto dei sottoscrittori;
- In caso di richiesta, sarà rilasciata una certificazione in grado di attestare la titolarità delle quote, la quale sarà specificamente riferita in modo nominativo al sottoscrittore, e non potrà essere trasferita o utilizzata come valida forma di trasferimento della proprietà delle quote stesse;
- Sarà possibile per i sottoscrittori richiedere la cessione delle proprie quote, previa semplice annotazione del trasferimento nei registri tenuti dall’intermediario;
- Saranno garantite ai sottoscrittori e ai futuri acquirenti tutte le necessarie disposizioni per richiedere una corretta intestazione diretta delle proprie quote.
Sanzioni
La Banca d’Italia avrà il compito di vigilare sull’operato dei fornitori di servizi nel campo del crowdfunding, garantendone l’adeguato rispetto delle direttive UE 2020/1503. L’inosservanza di tali norme comporterà l’applicazione di sanzioni a carico dei fornitori, come banche e società finanziarie, che potranno raggiungere un importo massimo di cinquecentomila euro. La corretta applicazione delle regole è, dunque, fondamentale per garantire un mercato trasparente e responsabile nel campo del finanziamento partecipativo.
