Apollo raggiunge un’altezza di 173 cm e pesa 73 kg. Equipaggiato con batterie sostituibili, è in grado di funzionare per circa quattro ore. La caratteristica che lo distingue maggiormente è la sua capacità di sollevare fino a 25 kg, il che lo rende significativamente più forte rispetto a Optimus di Tesla, che è in grado di trasportare un massimo di 20 kg.
Un punto di forza di Apollo è sicuramente la sua resistenza, poiché può sollevare il suo carico massimo per tutta la giornata senza problemi. Jeff Cardenas, CEO e cofondatore di Apptronik, ha sottolineato che i robot umanoidi come Apollo sono fondamentali per affrontare lavori faticosi e impegnativi che le persone in futuro potranno evitare.
Un aspetto fondamentale di Apollo è la sua modularità (In informatica, caratteristica di un sistema o di un programma che si compone di unità distinte, ognuna delle quali assolve in genere un compito specifico ed è capace di interagire con le altre).
Può essere configurato come un robot umanoide completo di tutte le capacità di movimento, altrimenti esiste la versione solo tronco con sotto un carrello con ruote, oppure infine la versione statica, direttamente collegata all’alimentazione nel luogo di lavoro.
Apptronik ha progettato Apollo con un aspetto accattivante, enfatizzando la sua innata capacità di lavorare in armonia con gli esseri umani. Tuttavia, il focus sull’aspetto non toglie nulla alla sua funzionalità. Apollo è stato concepito per svolgere una varietà di compiti, inizialmente concentrandosi su azioni che coinvolgono scatole e carichi, come raccoglierli, spostarli e posizionarli.
Apptronik sta anche cercando di collaborare con diversi partner per adattare Apollo per risolvere diverse sfide e ampliare le sue capacità, poiché i primi modelli monteranno delle mani robotiche piuttosto basilari, in grado di eseguire una presa, mantenere un carico e poco più.