Oggi rappresenta l’ultimo giorno utile per il pagamento dell’acconto dell’imposta municipale. Tuttavia, dal domani successivo, entrerà in vigore il ravvedimento operoso.
Coloro che non verseranno nei termini la prima rata dell’IMU o verseranno parzialmente l’imposta potranno avvalersi della sanatoria. I proprietari di fabbricati, aree edificabili e terreni, potranno calcolare l’importo da versare applicando le aliquote e le detrazioni deliberate dai comuni per il 2022.
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L’importo da pagare, infatti, corrisponderà alla metà di quanto versato l’anno precedente. Tuttavia, sarà possibile optare per il versamento dell’intera somma dovuta per l’anno in corso, applicando le aliquote e le detrazioni già deliberate dalle amministrazioni comunali se tali informazioni sono note.
Dall’17 giugno, i contribuenti potranno regolarizzare eventuali violazioni commesse nei tempi previsti dalla legge. È importante avere presente che pagare in anticipo consentirà di evitare sanzioni più elevate in caso di ritardo. In particolare, sarà dovuta una sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo fino a 14 giorni dalla scadenza, ossia fino al prossimo 30 giugno. Oltre tale termine, tuttavia, le sanzioni aumenteranno pur restando di modesta entità.
I proprietari di immobili sono tenuti al pagamento della prima rata del tributo, fatta eccezione per le abitazioni principali, ad esclusione di quelle di lusso, ville e castelli, che godono di una detrazione d’imposta. Le coppie di fatto, sposate, o unite civilmente, che sfruttano due immobili diversi, situati nella stessa città o in città diverse, godono di una doppia esenzione. Gli immobili posseduti e utilizzati da enti no-profit e i terreni agricoli sono esentati dal tributo. I proprietari di immobili inagibili, i fabbricati di interesse storico o artistico e quelli locati a canone concordato hanno invece diritto a una riduzione fiscale.
L’acconto da pagare è la metà di quanto dovuto nel 2022, ma è possibile effettuare il versamento dell’intero importo dovuto per l’intero anno.
A partire da domani, entrano in vigore le sanzioni ridotte previste per la regolarizzazione di eventuali violazioni. La legge prevede la possibilità di rimediare agli errori, tuttavia coloro che sceglieranno di non aderire al condono si esporranno al rischio di sanzioni edittali da parte delle amministrazioni locali.
Nel caso in cui il ritardo nel pagamento non superi i 90 giorni, la sanzione sarà del 15%, mentre oltre questo limite verrà applicata la sanzione ordinaria del 30%.
I contribuenti avranno comunque a disposizione diverse opzioni per regolarizzare le proprie violazioni. Il ravvedimento veloce, ad esempio, consentirà di fruire di una sanzione ridotta allo 0,1% per ogni giorno di ritardo entro i primi 14 giorni dalla commissione della violazione. Analogamente, il ravvedimento breve ridurrà la sanzione all’1,5% se regolarizzato entro 30 giorni dalla violazione.
In alternativa, è possibile rimediare entro 90 giorni dalla commissione della violazione con una sanzione ridotta all’1,66%, o entro un anno con una sanzione del 3,75%. In ogni caso, la nostra assistenza professionale è a disposizione per fornire tutte le informazioni e il supporto necessario.