Questa volta l’attacco arriva dalla Francia: Twitter potrà essere bandita dall’Unione.
Il ministro delegato alla Transizione digitale e alle telecomunicazioni francese Jean-Nöel Barrot, del Mouvement démocrate, associato ai macronisti, a dare l’annuncio. «Twitter, se non si adeguerà alle nostre regole, sarà bandito, in caso di recidiva, dall’Unione europea», ha detto sul network radiofonico FranceInfo.
«Twitter – ha aggiunto il ministro delegato, che fa capo al ministero dell’Economia retto da Bruno Le Maire – gioca un ruolo importante nel dibattito pubblico, ma noi non possiamo assumerci il rischio che una rete sociale come Twitter si lasci prendere ostaggio dai partigiani della disinformazione e che, di conseguenza, il nostro dibattito pubblico, la nostra democrazia, sia indebolita. È questa la ragione – ha aggiunto – per la quale abbiamo stabilito regole chiare e bisognerà che Twitter si adegui».
🗣️ "Si à partir du 25/08, Twitter ne lutte pas contre la désinformation, il ne sera plus le bienvenu."
Le ministre délégué chargé du Numérique @jnbarrot menace Twitter de sanctions si les règles de lutte contre la désinformation ne sont pas respectées.
📺 #franceinfo canal 27 pic.twitter.com/qMCaCHLxJX
— franceinfo (@franceinfo) May 30, 2023
«I suoi obblighi restano», ha però precisato Breton in un tweet sulla stessa piattaforma venerdì scorso. «Potete correre, ma non potete nascondervi – ha aggiunto il commissario – Al di là degli impegni volontari, la lotta alla disinformazione sarà un’obbligo legale in virtù del Digital Services Act a partire dal 25 agosto».