In questo articolo andiamo a fare il punto della situazione sul PAC e sul fondo pensione.
Il Piano di Accumulo (PAC) è una strategia di investimento che consiste nell’acquisto di uno strumento finanziario con cadenza periodica tramite delle somme di denaro prestabilite sulla base delle proprie capacità di risparmio, funzionale a cercare di arginare la volatilità del prezzo.
Questa strategia è molto efficace se messa in atto tramite ETF (Exchange Traded Fund), vale a dire dei fondi di investimento a gestione passiva. Essi si caratterizzano per il fatto che il gestore del fondo persegue un asset allocation tale da replicare il più fedelmente possibile il benchmark di riferimento, ad esempio un indice di mercato.
È possibile creare un piano di accumulo su Criptovalute utilizzando strumenti come gli ETC e ETN (che di fatto sono molto simili agli ETF).
I vantaggi più significativi dell’investimento tramite un PAC sono senza dubbio la flessibilità dello strumento e i costi.
Infatti, a differenza dei fondi pensione dove hai dei vincoli riguardo il ritiro delle somme di denaro (sia al momento del pensionamento, sia durante il tuo percorso), il PAC non ha nessuna limitazione in quanto potrai scegliere autonomamente quanto investire e soprattutto quando ritirare il denaro accumulato sulla base delle tue esigenze e obiettivi.
Inoltre, utilizzando dei Broker online, potrai usufruire di un vantaggio in termini di costi non da poco. A differenza di quanto visto con i fondi pensione che hanno un forchetta di costi commissionali molto elevata, gli ETF in media costano circa lo 0,3% annuo, che arriva fino allo 0,07%.
Di conseguenza, a meno che tu non ricorra ad un fondo pensione negoziale, gli ETF offrono un grandissimo vantaggio in termini di costi paragonato ad un PIP (piano individuale pensionistico).
Anche in termini di rendimento la scelta di un PAC potrebbe rivelarsi proficua. Infatti, tramite il continuo re-investimento dei guadagni, sarai in grado di sfruttare l’interesse composto, creando un effetto moltiplicativo sui tuoi investimenti. Questo non è possibile, se non in parte, con i fondi pensione, poiché ogni anno i maggiori costi andranno ad intaccare il tuo capitale facendo venir meno la possibilità di continuo accumulo.
In tema di fiscalità sui guadagni, al contrario, i fondi pensione offrono molteplici vantaggi in quanto gli ETF azionari sono sottoposti all’aliquota del 26%, mentre, i fondi pensione godono dell’aliquota agevolata al 20%. Per quanto riguarda le obbligazioni, entrambe le forme di investimento pagano un’aliquota del 12,5%. Gli ETF sono inoltre soggetti all’imposta di bollo annua, mentre i fondi pensione no.
Infine, un punto a favore dei fondi pensione è senza dubbio la deducibilità dei contributi fino a 5.164,57€, cosa di cui non possono usufruire gli ETF. Piccolo inciso: questo vantaggio potrebbe essere molto interessante, in quanto se pensassimo di reinvestire nel tempo tutti i vantaggi fiscali ottenuti, potremmo ridurre in maniera significativa il gap di rendimento tra ETF e fondi pensione.
Come vedi, ci sono differenze tra i due strumenti perché sono gli strumenti stessi ad essere differenti tra loro, seppur hanno in comune l’obiettivo di accumulazione di capitale. Queste soluzioni possono essere alternative, ma anche complementari.
Il fondo pensione è un efficace strumento di pianificazione finanziaria che deve essere considerato per la sua finalità specifica e la motivazione per cui tutti dovremmo averne uno, vale a dire l’integrazione pensionistica.
Scegliere una delle due soluzioni, o entrambe, non è una scelta banale in quanto, come abbiamo visto nel breve confronto, poiché presentano punti di forza e di debolezza se messi a confronto l’uno con l’altro, che potrebbero incidere in maniera rilevante sulla performance futura del capitale investito.
Le tue logiche di scelta tra fondo pensione o PAC dovrebbero essere guidate dalla tua posizione lavorativa, la tua capacità di risparmio, il tuo orizzonte temporale e ovviamente dai tuoi obiettivi.