di Francesco Carrino
L’Online News Act impone ai giganti del web di pagare per la condivisione di notizie da fonti giornalistiche. La risposta di Meta è stata immediata.
Il ragazzo che con i suoi tempi.. ha compreso di come girava il mondo durante il periodo Covid,ed è persino arrivato a chiedere scusa per le censure attivate su comando dell’establishment Usa, ora si trova alle prese con la nuova e bizzarra idea targata Trudeau, il rampollo di casa Davos.
Mark risponde in maniera netta. Oh niente di rivoluzionario sia chiaro.
Nessun diniego all’applicazione della legge, ci mancherebbe altro. Ma comunque ci potremmo vedere il bicchiere mezzo pieno.
Quindi.
Meta conferma di voler assolvere agli obblighi di legge interrompendo la condivisione di notizie provenienti dai media sui social Facebook e Istagram per gli utenti canadesi.
I fatti: il Senato canadese ha approvato l’Online News Act, un disegno di legge che entrerà in vigore tra 6 mesi e che richiede a Google e Meta di pagare i media per le notizie condivise o riutilizzate sulle loro piattaforme.
La risposta dello scatenato Mark Z. è stata immediata.
Della serie: nessun problema, blocchiamo la condivisione dei contenuti di telefinzioni e media di diversa natura, e la chiudiamo velocemente.
Quando nel male, si nasconde sempre un piccola goccia di bene. Caxxeggio a parte.., non sono stati forniti dettagli sulla tempistica di tale mossa, ma la società ha affermato che eliminerà le notizie provenienti da fonti giornalistiche canadesi dai propri siti prima che l’Online News Act entri in vigore.
FC