Il presidente francese Emmanuel Macron si è recato in Israele martedì dove ha incontrato il primo ministro Benjamin Netanyahu e altri alti funzionari. Ha incontrato anche le famiglie degli attentati di Hamas del 7 ottobre.
È arrivato a Tel Aviv subito dopo che il ministero della Sanità di Gaza ha annunciato che le morti causate dagli attacchi aerei israeliani hanno superato quota 5.000. Ma il presidente francese continua a dire che l’unica cosa che importa è il rilascio degli oltre 220 ostaggi tenuti a Gaza e questo resta il “primo obiettivo” di Israele e dei suoi alleati.
Macron sembra sostenere l’appello di Biden affinché Israele blocchi l’invasione di terra per concedere più tempo ai negoziati. Poi ha rilanciato. Infatti ha fatto notizia la proposta della Francia di contribuire a fornire anche una soluzione militare. Ha offerto che le forze francesi anti-Isis vengano utilizzate per un’azione anti-Hamas. Ha detto che il suo Paese è pronto “a rafforzare ciò che stiamo facendo nella coalizione contro l’Isis. Siamo disponibili a includere Hamas nella coalizione contro l’Isis a seconda di ciò che Israele ci chiederà di fornire “. Dopo un pò pare che queste parole sia state smentite, cosa che capita spesso al presidente francese.
Macron ha affermato in una conferenza stampa insieme a Netanyahu che il terrorismo è dice, “il nostro nemico comune”. Riferendosi ovviamente allo Stato islamico, e ha spiegato, “la Francia è pronta per la coalizione internazionale contro Hamas nella quale partecipiamo per operazioni in Iraq e Siria”.
Poco dopo che la proposta di Macron aveva conquistato i titoli dei giornali internazionali, un funzionario dell’Eliseo ha chiarito che “non tutti i paesi stanno combattendo sul campo” e che “molto dipenderà dalle conversazioni che avremo con i nostri alleati”. Il funzionario ha sottolineato che Parigi cercherà ancora un “processo di pace più cruciale e decisivo” e ha aggiunto:
“Se vuoi lottare efficacemente e se vuoi avere tutti con te, devi offrire una prospettiva politica”, ha continuato il funzionario almeno di facciata. “Dobbiamo sapere perché stiamo combattendo.”
“La causa per cui Israele combatte è anche la nostra causa”.
…La Francia vuole “consolidare la prospettiva di un cessate il fuoco. So che è molto delicato discuterne. Ma dobbiamo ancora una volta sapere dove disporremo degli strumenti che possano riportare la pace e la stabilità”.