Zaporizhzhia, con 6 reattori e una capacità netta di 5.700 megawatt a regime, è la più grande centrale nucleare dell’Ucraina e dell’Europa.
L’impianto è stato attaccato da un drone domenica scorsa, e sia la Russia che l’Ucraina si sono accusate a vicenda di aver causato “bruciature superficiali” in un punto. Nonostante questo l’integrità strutturale non è stata apparentemente compromessa.
Commentando l’incidente, Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha avvertito: “Questi attacchi sconsiderati aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare e devono cessare immediatamente”.
Oltre alla grande preoccupazione per il rischio continuo di un disastro nel sito, c’è anche un problema fondamentale che l’Ucraina dovrà affrontare finché i reattori saranno spenti, fuori dalla rete o sotto il controllo russo.
Come mostra questa infografica, l’energia nucleare ha contribuito alla produzione di elettricità in Ucraina più di ogni altra fonte, con 76 milioni di megawattora prodotti nel 2020 – prima dei combustibili fossili e molto prima delle fonti rinnovabili. La piena capacità di Zaporizhzhia la pone inoltre molto più avanti rispetto ad altri impianti del Paese.