In questo articolo facciamo il punto della situazione sulla riforma fiscale che l’attuale governo sta portando avanti e che continuerà ad aggiornare con diversi provvedimenti che saranno presentati da qui fino alla fine dell’anno. Il tutto facendo finta che questo governo non sarà fermato dalla realtà che lo richiamerà all’ordine nelle prossime settimane rispetto ai conti pubblici.
Il primo decreto legislativo attuativo della riforma fiscale prevede tre scaglioni Irpef, mini Ires per le aziende che assumono e una sezione dedicata alla fiscalità internazionale. Inoltre, si sta discutendo dell’ipotesi di aumentare del 2% l’imposta di successione (anche detta tassa patrimoniale) per i parenti dal terzo grado, ma il tutto resta ancora in bilico. La legge di bilancio vedrà inoltre l’introduzione di nuovi controlli sulle contribuzioni di colf e badanti.
Questo è il quadro delle norme fiscali che verranno presentate durante il consiglio dei ministri di lunedì 16 ottobre 2023. Tuttavia, il congelamento dell’aumento dell’imposta di successione per i parenti dal terzo grado è ancora in discussione dopo le obiezioni di Forza Italia. Al momento, il viceministro dell’economia Maurizio Leo ha frenato sulla questione, affermando che non se ne parlerà per il momento. Nel frattempo, il decreto legislativo si concentra su una serie di misure per le imprese e i contribuenti sul fronte interno e internazionale.
Il governo ha annunciato quindi l’introduzione della mini Ires, una nuova aliquota fiscale del 15% destinata alle imprese che assumono o investono. Il motivo l’ha spiegato sempre Leo: “l’obiettivo è ridurre le imposte sul reddito delle società, se il vantaggio fiscale è indirizzato sull’occupazione, in particolare di donne, giovani e soggetti che escono dal reddito di cittadinanza, o su investimenti qualificati. La seconda prevede di mantenere il sistema esistente, con un meccanismo agevolativo per gli investimenti e l’occupazione (il cosiddetto superammortamento). La scelta del governo è di lavorare sulla seconda ipotesi, finché non sarà approvato alla Camera il disegno di legge sugli incentivi, presentato dal ministro Urso”.
Infine, il decreto legislativo in fase di definizione stabilirà le directive internazionali riguardanti l’implementazione della Global Minimum Tax, la quale prevederà un’aliquota pari al 15% per le multinazionali. Inoltre, saranno ridefinite le norme sulla residenza fiscale per le persone fisiche e verranno previste le cosiddette “norme reshoring”, che offriranno agevolazioni per le imprese italiane o straniere che spostano le proprie sedi in Italia.
Inoltre Leo a promesso che “prima della fine dell’anno, conto di portare un provvedimento in ogni consiglio dei ministri. Dopo quelli di lunedì su fiscalità internazionale, Irpef e Ires, porterò lo statuto, poi gli adempimenti, poi ancora il concordato preventivo e la ‘cooperative compliance”.