Ci siamo. La direttiva Ue sulla certificazione energetica degli edifici, che obbliga i più inefficienti a salire di almeno un gradino entro il 2030, riparte a Bruxelles per la fase finale di approvazione con la presidenza spagnola.
I Paesi membri dell’Unione Europea hanno un anno per presentare i loro piani nazionali di ristrutturazione edilizia, che dovranno essere approvati entro il 2024 per entrare in vigore all’inizio del 2025.
Secondo un rapporto della Community Smart Building di European House Ambrosetti, l’applicazione delle tecnologie intelligenti ed efficienti agli edifici italiani potrebbe risparmiare alle famiglie italiane 12-14 miliardi di euro, pari al 20-22% delle bollette nel 2022, mentre le emissioni di CO2 verrebbero ridotte del 19-28%. Il rapporto calcola anche l’impatto economico e occupazionale della “filiera estesa dell’edificio intelligente” che coinvolge circa 350mila aziende impegnate nel settore, con un fatturato di circa 130 miliardi di euro, 39 miliardi di euro di valore aggiunto e 626mila occupati.