La persistente situazione di deflazione (calo dei prezzi) ci dice che la ripresa economica in Cina rimarrà probabilmente debole nell’ultima parte del 2023. Nei primi 10 mesi del 2023 i profitti delle imprese industriali cinesi sono diminuiti del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, frenando leggermente rispetto al calo del 9% registrato nei primi nove mesi.
L’economia cinese fatica a impostare una forte ripresa post-Covid a causa delle difficoltà nel mercato immobiliare.
Infatti dopo Evergrande e Country Garden adesso tocca a Zhongzhi Enterprise Group (ZEG) a rischio di insolvenza. Questa volta è il turno di una delle più grandi banche ombra del Paese. Il gruppo ha dichiarato agli investitori passività fino a 64 miliardi di dollari, alimentando la paura che la crisi del debito immobiliare si stia estendendo al settore finanziario.
L’aggravarsi delle difficoltà di Zhongzhi, che è anche uno dei principali attori del settore bancario ombra cinese che vale 3.000 miliardi di dollari, ha riproposto la questione del rischio contagio. Il settore immobiliare cinese, altamente indebitato, sta provando a riprendersi dalla crisi di liquidità partita nel 2020 in scia alla stretta sul credito del governo centrale per frenare il debito riporta il Giornale. Che aggiunge: In Cina, i gestori patrimoniali legati al sistema bancario ombra operano tipicamente al di fuori di molte delle norme che disciplinano le banche commerciali e convogliano principalmente i proventi dei prodotti patrimoniali venduti agli investitori al dettaglio verso promotori immobiliari e altri settori.