Il presidente serbo Aleksandar Vucic si augura che il gasdotto TurkStream, che trasporta il gas naturale russo nel suo paese attraverso il Mar Nero, non sia attaccato come è successo con i gasdotti Nord Stream.
La dichiarazione di Vucic fa seguito all’avvertimento del primo ministro ungherese Viktor Orban secondo cui sia Budapest che Belgrado considererebbero qualsiasi attacco alle rotte di approvvigionamento di gas russo verso la regione come un pretesto per la guerra.
Il leader serbo ha sottolineato che qualsiasi danno al TurkStream o ai sistemi di trasporto del gas sarebbe un “cataclisma” per Serbia e Ungheria, le cui economie dipendono fortemente dal petrolio e dal gas russi. Al punto che si sono opposti alle sanzioni occidentali che gli avrebbe impedito di ricevere forniture da Mosca. Si sono anche rifiutati di imporre qualsiasi altra restrizione.