Il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner ha criticato Bruxelles sulle severe norme sull’efficientamento energetico per gli immobili in UE, avvertendo tutti che questi piani potrebbero scatenare una pericolosa reazione elettorale e alimentare l’ascesa dell’estrema destra. Secondo il ministro, queste leggi “giocano senza dubbio un ruolo” importante nell’ascesa del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), che ora ha raggiunto il 22% nei sondaggi , diventando il secondo partito più popolare nel paese.
Lunedì, in un’intervista rilasciata a POLITICO nel giardino del Ministero delle Finanze a Berlino, Lindner ha sostenuto che gli europei soffrono di un’eccessiva regolamentazione – o di “burocrazia ovunque”. Ha esortato il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a “mettere in pausa” la nuova legislazione dell’UE volta a ridurre le emissioni di gas serra in un periodo di stagnazione economica causata in parte dagli alti costi energetici.
“Penso che [il piano sulle case green dell’UE] sia enormemente pericoloso”, ha detto Lindner. La direttiva, ha aggiunto, potrebbe mettere in pericolo la “pace sociale” perché “le persone potrebbero avere l’impressione che la politica renda loro più difficile vivere liberamente nelle proprie case e riuscire a pagare il cambiamento green”.
Lindner sostiene che il denaro utilizzato per le ristrutturazioni degli edifici potrebbe essere speso meglio in altri progetti rispettosi del clima, come investire nelle infrastrutture energetiche europee, che aiuterebbero a “rafforzare la competitività economica dell’UE”.
Politico si chiede se le osservazioni di Lindner rappresentino anche un cambio di rotta all’interno dell’ampia coalizione di governo, mentre i politici sono alle prese su come attuare misure tangibili per arginare il cambiamento climatico senza turbare molti dei loro elettori.
Il tedesco Scholz ha dichiarato la scorsa settimana di voler lavorare insieme alla Francia per elaborare proposte per ridurre la burocrazia dell’UE e ottenere “un processo decisionale più rapido a Bruxelles”. Un documento politico del governo tedesco pubblicato ad agosto afferma che Berlino proporrà un “pacchetto di misure” per affrontare “gli ostacoli burocratici a livello europeo nel settore della trasformazione green”, senza fornire dettagli.
Anche altri leader dell’UE hanno sostenuto argomentazioni simili. Ad esempio a maggio, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto una “pausa alla normativa” e ha avvertito che molte aziende lasceranno l’Europa se sovraccaricate di nuove normative ambientali.