Il mondo dell’intelligenza artificiale sta vivendo un’evoluzione dirompente con il recente lancio di “Gemini” da parte di Google.
Questo modello AI avanzato si propone di superare GPT-4 di OpenAI, ponendo nuovi standard nel campo dell’intelligenza artificiale.
Il 6 dicembre, Sundar Pichai, CEO di Google, e Demis Hassabis, CEO e co-fondatore di Google DeepMind, hanno annunciato il lancio di Gemini sul blog ufficiale dell’azienda.
Gemini è un modello AI multimodale, capace di comprendere e integrare diverse tipologie di informazioni, come testo, immagini, audio e video.
Questa caratteristica lo distingue dagli altri modelli AI, offrendogli un notevole vantaggio in termini di versatilità e capacità.
A differenza di GPT-4, Gemini eccelle nello svolgimento di calcoli matematici e nel campo della programmazione specializzata, estendendo così la sua utilità in diversi ambiti applicativi.
Gemini Ultra (la versione più evoluta dell’AI) ha ottenuto risultati eccellenti in 30 dei 32 benchmark accademici per lo sviluppo di Large Language Models (LLM), raggiungendo un punteggio del 90% nel test MMLU (Massive Multitasking Language Understanding) e questo risultato supera anche le prestazioni umane.
Questo risultato evidenzia l’abilità di Gemini di comprendere ed elaborare il linguaggio naturale con efficienza.
Gemini inoltre, si distingue per la sua abilità nella programmazione avanzata e nella risoluzione di problemi complessi.
Per sperimentare Gemini, Google ha integrato una versione adattata di Gemini Pro nel suo chatbot Bard, disponibile in inglese in oltre 170 paesi. Gemini sarà inoltre integrato nel Pixel 8 Pro di Google, arricchendo le funzionalità e migliorando l’esperienza utente.
Google ha deciso di fare sul serio e infatti ha in programma di implementare Gemini in una varietà di prodotti e servizi, inclusi il suo motore di ricerca web, Ads e Chrome, sfruttando il suo potenziale in diverse applicazioni e contesti.