Come siamo messi male… anzi ci sarebbe quasi da vergognarsi. Da farci venir fuori la faccia con le guance rosse.
E a dire che siamo messi male è stata la stessa Giorgia Meloni in conferenza stampa con il presidente “onnipresente e onnisciente” Stefano Bonaccini, uno di quelli che di Cooperative rosse se ne intende. E che saprà ben distribuire il quatum della fase post alluvione.. non ho dubbi..
Ma è la premier che si è fatta sfuggire “come è messa l’Italia”, e con quale sforzo economico “immane” il nostro Paese aiuterà una delle regione che contribuisce maggiormente, tramite il pagamento delle tasse, a pagare i vostri sporchi interessi sul debito di una nazione fallita.
Da ascoltare al min 11.05
“Nella situazione attuale in cui si trova l’Italia trovare 2 miliardi di euro in qualche giorno non è una cosa facile” dice Meloni.
Ma sono 2 miliardi di euro … non 20!!!
Ma aspettate perchè la vergogna non è mica questa.
I versamenti tributari e contributivi vengono “sospesi” (attenzione sospesi non cancellati) fino al 31 agosto.
Cioè, sia gli emiliani che i romagnoli colpiti da queste “bombe d’acqua” dovranno pagare il conto senza sanzioni ed interessi (e ci mancherebbe altro) in un’unica soluzione entro il 20 novembre 2023. Vergognatevi!!!
Ovviamente hanno riattivato il fondo di garanzia per piccole e medie imprese della serie “se hai bisogno di soldi chiedi un prestito e ti indebiti”.
E le bollette cosi come i mutui saranno sospese sulla base del protocollo, che scatta in automatico in questi casi di gravi calamità naturali, già sottoscritto con l’Abi per altre situazioni simili.
Quindi ricapitolando.
Il governo stanzia complessivamente 2 miliardi di euro. Con molta fatica dice la Meloni. Molti di questi saranno utilizzati dall’amministrazione dell’onnipresente e onnisciente Bonaccini che saprà come far girare quei soldi nelle direzioni corrette. I commercianti, p.iva, aziende e poveracci vari che si son cuccati questa situazione avranno le bollette sospese, i mutui sospesi, con il pagamento in una maxi rata finale. Anche se hanno perso tutto, e anche se non hanno più niente.
Viva l’Italia, viva la democrazia.
