Di startmag.it
Lo Zantac, un farmaco per il bruciore di stomaco, è stato distribuito da varie case farmaceutiche, tra cui Boehringer Ingelheim, Sanofi, Gsk e Pfizer, ma nel 2020 è stato ritirato perché sospettato di avere effetti cancerogeni. Da allora si susseguono i procedimenti legali e mercoledì scorso Pfizer ha accettato di patteggiare più di 10.000 cause.
L’ACCORDO DI PFIZER PER I CASI ZANTAC
I dettagli finanziari dell’accordo, il più grande del contenzioso, tra Pfizer e le persone che la ritengono colpevole di non aver rivelato di essere a conoscenza del rischio di cancro collegato allo Zantac, non sono stati resi immediatamente disponibili.
Tuttavia, secondo le testimonianze raccolte da Bloomberg, con l’accordo la società statunitense ha acconsentito a patteggiare oltre 10.000 cause ma “non risolve completamente l’esposizione dell’azienda alle richieste di risarcimento per lo Zantac”.
La notizia dell’accordo è emersa in un documento depositato presso un tribunale statale del Delaware, dove sono già state presentate più di 70.000 cause di questo genere. Qui un giudice sta valutando se le prove scientifiche alla base di questi casi siano sufficientemente solide da avviare un processo.
COME HANNO REAGITO LA BORSA E GLI INVESTITORI
Le azioni Pfizer, afferma Bloomberg, sono scese dell’1,5% nelle contrattazioni prima dell’apertura dei mercati statunitensi giovedì 9 maggio e negli ultimi 12 mesi hanno perso il 27% fino alla chiusura di mercoledì 8 maggio.
L’accordo, secondo il quotidiano economico, “dovrebbe rassicurare gli investitori, che hanno visto altri produttori di Zantac, tra cui Gsk e Sanofi, firmare accordi”.
Va inoltre ricordato che “le preoccupazioni per l’esposizione delle case farmaceutiche alle cause per lo Zantac hanno contribuito a cancellare circa 45 miliardi di dollari di valore di mercato combinato nell’estate del 2022. Da allora le azioni si sono riprese e sono salite grazie alla notizia dei precedenti accordi”.
ANCHE SANOFI E GSK ALLE PRESE CON LE CAUSE PER ZANTAC
Lo Zantac, che è stato di proprietà di diverse case farmaceutiche nei suoi oltre 30 anni di vita come uno degli antiacidi più popolari negli Stati Uniti, ha causato problemi anche a Sanofi e Gsk.
Lo scorso aprile infatti l’azienda francese ha accettato di pagare più di 100 milioni di dollari per risolvere circa 4.000 casi di Zantac, mentre la britannica Gsk si sta difendendo nel suo primo processo con giuria negli Stati Uniti, sostenendo che “nessuno studio scientifico ha collegato il farmaco al cancro al colon-retto, che colpisce milioni di americani ogni anno”. Gsk ha già risolto alcuni casi prima che potessero andare in giudizio.
Ciononostante, le aziende hanno ottenuto una grande vittoria quando, nel 2022, un giudice federale ha respinto più di 5.000 cause in Florida, affermando che i risultati scientifici a sostegno del legame tra Zantac e cancro erano viziati. La decisione, precisa Bloomberg, si applicava anche a circa 50.000 casi non archiviati che rientravano in un contenzioso multidistrettuale, molti dei quali sono stati successivamente archiviati nel Delaware.
LA PARABOLA DELLO ZANTAC
Sviluppato da Gsk e Warner-Lambert, Zantac è arrivato sul mercato statunitense come farmaco da prescrizione nel 1983, prima di diventare un trattamento da banco per il bruciore di stomaco nel 1996. Nel 1988 è diventato il medicinale più venduto al mondo ed è stato uno dei primi in assoluto a superare il miliardo di dollari di vendite annuali, secondo quanto riportato da Teleborsa.
Nel 2017 l’ha acquisito Sanofi, la quale due anni più tardi lo ha ritirato dopo che un laboratorio indipendente aveva reso noti i test che mostravano la presenza del probabile agente cancerogeno Ndma nel farmaco e nei suoi generici. La ricerca ha indicato che il suo principio attivo, la ranitidina, una sostanza che riduce la quantità di acido nello stomaco usata fino al 2019 per curare gastriti e ulcere, formava Ndma nel tempo o a temperature più elevate.
Nel 2020, la Food and Drug Administration (Fda) ha confermato i risultati e ordinato alle case farmaceutiche di ritirare dal mercato tutte le versioni del farmaco.
Sanofi ha poi riportato Zantac sugli scaffali dei negozi, ma senza ranitidina. Ora è prodotto con famotidina, il principio attivo del concorrente Pepcid.
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