Le imprese italiane dovranno obbligatoriamente stipulare una polizza assicurativa contro gli eventi climatici a partire da dicembre 2024.
Le recenti cronache dell’Esondazione del fiume Seveso a Milano e delle inondazioni tra Prato e Firenze hanno spinto il governo ad imporre nuovi obblighi per le aziende ovviamente con l’unico obiettivo di ridurre il peso sui conti pubblici aumentando i costi a carico delle aziende. Le Assicurazioni ringraziano.
Il governo di Giorgia Meloni ha rotto gli indugi, ed essendo un governo liberal-comunista ha deciso di utilizzare la formula sempre vincente degli Stati, l’obbligatorietà.
Al momento il testo, vedremo se ci saranno modifiche, prevede che chi non si allinea sarà escluso «dall’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali».
Nel frattempo che la proposta di legge venga confermata dal parlamento facciamo notare che le grandi aziende prevedono gia assicurazioni in bilancio a copertura di eventuali calamità naturali. Il costo aggiuntivo peserà sopratutto nelle tasche delle medie e piccole imprese che magari avevano già previsto un intervento in tal senso ma che tra qualche mese potrebbe diventare un obbligo. Senza possibilità di scelta.