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FED vai a farti fottere noi ci muoviamo a livello locale

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Il Colorado e lo stato di Washington hanno legalizzato la marijuana nel 2012 e, così facendo, hanno detto al governo federale di andare a farsi fottere. In questo articolo scopriremo perché i Bitcoiner possono imparare molto da questo avvenimento.

Il 6 novembre 2012, Washington e Colorado sono diventati i primi due stati degli Stati Uniti d’America a legalizzare l’uso ricreativo della cannabis.

Mentre l’uso medicinale della pianta era stato consentito in California dal 1996, l’accettazione sull’uso della cannabis a scopo ricreativo si diffuse lentamente in tutto il paese nei successivi 20 anni e Washington e il Colorado furono pionieri in questo.

Questo è stato un momento di svolta nella politica americana.

Liquidare questo momento come un momento normale di progresso, che non ha portato a nulla di concreto in termini di cambiamenti politici , se non per i fumatori fannulloni, sarebbe sbagliato perché ciò non rispecchierebbe la realtà.

Questo cambiamento riguarda qualcosa di molto più profondo… perchè questi due Stati hanno sfidato apertamente la legge federale sulle sostanze stupefacenti.

Tecnicamente, anche le leggi mediche di molti Stati sfidavano le leggi federali, data la classificazione della cannabis come sostanza di serie I, ma questo a livello sociale era molto diverso.

La cannabis era percepita come una medicina necessaria e non come un piacere facoltativo, e questo rendeva politicamente rischiosa un’azione federale volta a contrastarne l’utilizzo .

Le leggi sulle attività ricreative invece hanno si trovavano in un territorio impervio governato da tabù sociali nella maggior parte del paese.

Un malato di cancro che usa la cannabis per affrontare la nausea e gli altri effetti collaterali della chemioterapia è una cosa; un fattone che può entrare in un negozio di cannabis come in un negozio di liquori per acquistare legalmente marijuana e sballarsi tutto il giorno, è un’altra.

All’epoca era chiaro che la dimostrazione del potere individuale degli Stati non sarebbe stata replicata a livello federale per molto tempo. Washington e il Colorado stavano essenzialmente aprendo la strada alla legalizzazione di un’attività che godeva di un ampio sostegno sociale in tutto il Paese, ma non abbastanza da istigare un cambiamento da parte del Congresso.

In altre parole Washington e il Colorado sono stati pionieri nel dire al governo federale di andare a farsi fottere.

Questo percorso avrebbe comportato molti ostacoli e difficoltà, infatti è stato necessario progettare e stabilire un intero sistema di licenze per consentire alle imprese di iniziare a operare.

Senza un tale regime, lo Stato non avrebbe avuto modo di riscuotere le tasse sulle vendite di cannabis. Ci sono voluti due anni affinché lo Stato strutturasse un sistema di licenze che permettesse all’intero settore di funzionare legalmente. In particolare sono state rilasciate licenze per le operazioni di coltivazione, per la distribuzione, per le strutture di analisi di laboratorio che garantiscono l’incontaminazione dei prodotti e, infine, per gli stessi negozi al dettaglio.

Questo sistema si è affermato solo dopo alcuni anni e gli Stati hanno iniziato a rilasciare licenze solo nel 2014. Il 1° gennaio sono iniziate le prime vendite legali di cannabis, effettuate da quei negozi che avevano ottenuto la licenza ed erano quindi stati autorizzati a iniziare l’attività.

Ogni fase del processo richiedeva una licenza rilasciata dallo Stato e la tracciabilità di ogni prodotto dall’inizio della produzione fino alla distribuzione nei negozi.

Questi due stati sono stati pionieri creando un modello e dei programmi di legalizzazione che sono stati poi usati anche da altri stati.

Dopo che tutto è stato reso operativo, è iniziata la parte migliore di questa vicenda: le incursioni della Drug Enforcement Agency (DEA).

Si trattava di una situazione eccezionalmente dannosa per queste imprese. Queste attività già danneggiate per via dell’incapacità  di ottenere conti bancari a causa della discrepanza tra le leggi statali e federali svolgevano tutti i loro affari in contanti e queste incursioni hanno portato alla perdita di parte del prodotto e al sequestro di massicce scorte di contanti.

Sebbene ciò sia iniziato durante la fase in cui la marijuana veniva somministrata per uso medico, queste incursioni sono aumentate dopo la legalizzazione a scopo ricreativo. Nonostante la Camera dei Deputati di Washington e il tribunale federale della California nel 2014 abbiano impedito alla DEA di fare irruzione nei negozi e nelle aziende di cannabis medica, la cannabis a scopo ricreativo ha avuto una storia diversa.

Il governo federale stava tentando di inviare un messaggio al Colorado: non sarebbe stato permesso loro di contravvenire alle leggi federali.

Queste incursioni sono continuate per anni con grande frequenza e nonostante una recente riduzione, si verificano ancora oggi in alcuni Stati. La cannabis è ancora legale in questi Stati e porta miliardi di dollari di profitti ogni anno. Tuttavia la domanda appare scontata, perchè nonostante la cannabis sia legale tutto ciò accade ancora?

Incentivi.

Gli Stati che hanno legalizzato la cannabis hanno tutti emanato tasse speciali sulle vendite di cannabis che variano da un minimo del 15% a oltre il 35%, a seconda dello Stato e della categoria di prodotto.

Nel 2021 il Colorado ha generato 423 milioni di dollari di entrate fiscali solo dalle vendite di cannabis. Sebbene si tratti solo di una piccola parte del bilancio statale nel 2021 – meno dell’1% – lo Stato, approvando questa legge ha dato seguito all’esito del voto popolare e ha anche guadagnato quasi mezzo miliardo di dollari all’anno… non male!

A meno che il governo federale non voglia negare i finanziamenti federali ai programmi statali, non c’è alcun motivo per revocare la legge.

Qual è dunque il fulcro di questa dinamica conflittuale?

La tensione tra il governo federale e quello statale quando si bilancia l’opinione popolare nazionale con l’opinione popolare a livello statale.

Qual lezione dovremmo trarre in qualità di Bitcoiners?

Il principio è che un governo locale più piccolo può opporsi e agire contro le leggi del governo più grande se c’è un sufficiente sostegno locale.

L’unica domanda che rimane è quale sia il loro incentivo a farlo. Cosa hanno da guadagnare e cosa hanno da perdere?

La legalizzazione della cannabis ha fornito una grande fonte di entrate fiscali, oltre alla soddisfazione dei residenti locali che vedono i loro desideri e atteggiamenti riflessi nella legge.

Per quanto riguarda ciò che hanno da perdere, il rischio potrebbe essere la potenziale sospensione dei finanziamenti federali, la negazione delle leggi statali nei tribunali federali o altre forme di coercizione economica indiretta.

Quando si tratta di legalizzare la cannabis negli Stati, il governo federale sembra considerare tali azioni come una reazione eccessiva e infatti non ne ha intrapresa nessuna.

La Corte Suprema ha persino respinto una causa intentata dall’Oklahoma e dal Nebraska contro il Colorado per i problemi causati in quegli Stati dalla legalizzazione.

La causa era legata al fatto che molte persone di quegli Stati si recavano in Colorado per acquistare cannabis, ma nonostante questa situazione la più alta corte federale ha difeso la legge del Colorado dalle contestazioni di altri Stati.

La domanda che i Bitcoiners dovrebbero porsi è: Il Bitcoin può essere considerato qualcosa di simile?

Negli Stati Uniti (o nel territorio locale del vostro Paese se non siete americani) c’è abbastanza sostegno popolare nei confronti di Bitcoin (o per la libertà individuale in generale) da ispirare praticamente la sfida a regolamenti o restrizioni prepotenti che potrebbero arrivare?

I Bitcoiners non dovrebbero preoccuparsi di conquistare i politici di Washington, D.C., o di tentare di far passare una legge a livello federale.

Anche se la cannabis, è stata legalizzata in quasi la metà del Paese non ha ancora il grado di sostegno popolare necessario per passare a livello federale.

E se questa è la situazione della cannabis, proviamo un attimo a pensare a Bitcoin, meno interessante per la maggior parte della popolazione e della politica…

A questo punto viste le considerazioni fatte sin qui gli scettici della mia linea di pensiero potrebbero chiedersi cosa di questa dinamica potrebbe tornare utile nella vicenda bitcoin?

Per comprendere meglio il quadro della questione prendiamo in considerazione qualcosa di molto più “serio” della legislazione sulla cannabis, Le leggi sulle armi.

Nel 2021, lo stato del Missouri ha aperto la strada su una questione molto più controversa e divisiva della legalizzazione sulla cannabis perchè ha approvato la legge HB0085T che annulla tutte le restrizioni federali sulle armi nello Stato del Missouri.

A partire dal 2021, una dozzina di Stati – Alabama, Arkansas, Nebraska, Oklahoma, South Carolina, Tennessee, Wyoming, New Hampshire, North Dakota, South Dakota, West Virginia e Iowa – hanno fatto o stanno facendo passi avanti verso l’introduzione di leggi simili a livello locale e questa si preannuncia come la prossima grande sfida verso il governo federale.

Questo tipo di situazioni si riducono, in ultima analisi, alla natura e al modo in cui i governi applicano una legge in un territorio vasto come gli Stati Uniti. Il sistema si regge sulla cooperazione tra i vari strati dello stato, dal governo locale fino al livello federale. Ogni livello dipende dal livello sottostante e contribuisce all’applicazione delle leggi e dei livelli governativi superiori.

Il governo federale non dispone di personale sufficiente per sorvegliare e far rispettare le leggi federali in tutto il Paese e per questo tale azione dipende dalle agenzie locali che catturano un gran numero di trasgressori delle leggi federali e li deferiscono per le accuse penali dopo l’arresto o la cattura in altre circostanze.

Molti reati che costituiscono violazioni della legge federale in realtà non vengono mai perseguiti per la gravità o del contesto. Inoltre, spesso succede che tali reati costituiscono anche violazioni delle leggi statali e per questo vengono lasciate ai pubblici ministeri di competenza.

Le giurisdizioni locali molto spesso approvano leggi che rispecchiano quelle federali e questo fa si che le cose vengano delegate in questo modo.

In definitiva, la legge sulla cannabis del Colorado e quella sulle armi da fuoco del Missouri si sottraggono a questa cooperazione tra diverse giurisdizioni e questo crea una dinamica interessante di riflessione.

Se una singola area o regione rinuncia a questa cooperazione, è ancora possibile per le agenzie federali riallocare le risorse per aumentare le azioni di contrasto in quell’area. E ancora, se un gran numero di regioni rinuncia a questa cooperazione, diventa impossibile per le agenzie federali far rispettare la legge federale in queste aree.

Una volta che le cose iniziano ad andare in questo modo si scatena un effetto domino e diventa proibitivo per la giurisdizione più grande far rispettare la legge alle  giurisdizioni più piccole.

Una buona dimostrazione di ciò è il tentativo fallito della Virginia di approvare un divieto sulle armi d’assalto nel 2019-2020. C’erano più di 75 contee nello Stato i cui uffici hanno dichiarato apertamente la loro intenzione di rifiutarsi di applicare il divieto se fosse passata la legge.

Per creare un po’ di contesto dobbiamo aggiungere che in Virginia ci sono solo 95 contee; quasi l’80% delle quali si sarebbe rifiutata di applicare la legislazione approvata a livello statale.

Il legislatore statale ha persino minacciato, prima che il disegno di legge fallisse, di schierare la guardia nazionale per far rispettare la legge nelle contee in cui gli sceriffi si erano rifiutati di farlo.

In definitiva, queste situazioni si riducono sempre e solo a questo concetto: la necessità di un dispiegamento di personale costoso  fuori dall’ordinario per compensare la debolezza degli enti locali che non collaborano.

Questo è il modo in cui i Bitcoiners dovrebbero affrontare il tema. L’idea che Washington D.C. sia un territorio che può essereconquistato” attraverso politici allineati con gli obiettivi dei Bitcoiners è francamente delirante.

Washington D.C. è una fogna di corruzione, bugie e promesse non mantenute oltre che esser un luogo lento e inefficiente.

Quasi la metà degli Stati Uniti ha legalizzato la cannabis, ma non è stato fatto alcun progresso reale per rispecchiare la situazione a livello federale.

Le leggi sulle armi, sempre più restrittive, continuano a guadagnare terreno, nonostante la disapprovazione di una larga fetta della popolazione e il problema è che metà del Paese ha uffici di sceriffi che non applicano le leggi sulle armi che non condividono o che le ritengono incostituzionali.

Molti governi statali stanno cercando di affrontare la questione dei diritti sulle armi nello stesso modo in cui è stata legalizzata la cannabis, ma i politici di Washington continuano a spingere per leggi più restrittive sulle armi.

Agenzie come il Bureau for Alcohol, Tobacco, and Firearms spingono per interpretazioni più restrittive delle leggi e l’intero processo è rotto perché non è in linea con le opinioni popolari.

Vedete lo schema?

Le leggi per allentare le restrizioni non si muovono mentre quelle per aumentarle sì. Questo è il senso della direzione in cui si muovono le cose a Washington, ecco perchè non ha senso conquistare e provare a conquistare Washington. 

Ora, ci sono aspetti importanti da considerare in questo approccio. In primo luogo, le concessioni. La cannabis non è stata legalizzata liberamente senza alcuna riflessione da parte dei governi statali, anzi questi hanno adottato la legislazione in materia.

Si è partiti dalla coltivazione alla raffinazione, fino alla distribuzione ai consumatori, e tutto ciò richiede una licenza da parte dello Stato e il rispetto delle norme di sicurezza.

Anche le tasse hanno giocato un ruolo principale in questo disegno, il governo vuole la sua parte, soprattutto quando esiste un certo grado di rischio o di complicazione per sfidare una giurisdizione più ampia sotto la quale esiste.

Quindi la domanda da rivolgere ai Bitcoiners è: cosa darete per ottenere ciò che volete?

Il piccolo deve avere un incentivo per opporsi al grande, non è importante che tale incentivo sia finanziario, ideologico o una combinazione dei due, quello che conta è che ci sia un incentivo.

Il Bitcoin può creare una serie di incentivi utili alla causa e il mining è probabilmente l’esempio più importante in termini di potenziale generazione di reddito o di altri benefici finanziari indiretti.

Le mining farm sono una possibile fonte di calore e sono anche una presenza molto vantaggiosa per il funzionamento delle reti elettriche, in quanto consumano la produzione di elettricità in eccesso, che può essere spenta quasi immediatamente se tale capacità è richiesta per altri usi.

Considerando solo l’industria del mining, si tratta di incentivi finanziari distinti che possono essere creati per far sì che i governi statali assumano un atteggiamento protettivo nei confronti di Bitcoin, indipendentemente dalle normative che il governo federale potrebbe tentare di approvare.

L’incentivo è dato da un flusso di entrate dirette, anche se di modesta entità, e da benefici materiali per gli imprenditori e per tutti i cittadini dello Stato.

Il Texas  proprio in questi giorni sta emanando la legge HCR 89, che protegge e codifica esplicitamente il diritto dei cittadini texani di detenere bitcoin in autocustodia e esclude in modo specifico la responsabilità delle persone che sviluppano software per Bitcoin.

In questo modo il Texas si trova in una posizione in cui le leggi federali emanate per limitare queste attività non saranno applicate da nessuna agenzia sotto il controllo e la giurisdizione dello Stato del Texas.

Immaginiamo ora che Kentucky, Tennessee, Wyoming e Florida seguano l’onda texana creando leggi simili, ciò cambia completamente la situazione, infatti il costo che il governo federale deve sostenere per limitare tali diritti o attività, senza l’assistenza di alcuna agenzia statale diventa molto elevato e difficilmente un costo tale può essere giustificato ai cittadini.

Agire in modo più piccolo e locale è sicuramente più efficiente, rapido e, in ultima analisi, più efficace che cercare di affrontare questioni di legalità e regolamentazione. Il consenso è più rapido e una volta ottenuto questo è più facile combattere a livello macro.

Oh, quasi dimenticavo, fanculo alla Fed.

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