Un hacker etico è riuscito a recuperare 2.879 Ether , pari a circa 5,4 milioni di dollari.
Dopo essere riuscito ad entrare in possesso dei fondi l’hacker li ha restituiti al protocollo DeFi Curve Finance.
L’incidente verificatosi il 30 luglio era correlato al malfunzionamento dei blocchi in diverse versioni del linguaggio di programmazione Vyper. Tale problema ha portato Curve Finance a subire perdite per circa 47 milioni di dollari.
L’hacker etico, con il nome utente “c0ffeebabe.eth”, ha utilizzato un bot per proteggere circa 3.000 ETH che erano stati rubati e successivamente ha provveduto a restituire i fondi al legittimo indirizzo del protocollo Curve Finance.
Nel bel mezzo dell’incidente, diversi falsi account Twitter che si sono spacciati per Curve Finance promuovendo nei confronti delle vittime del furto dei fondi un falso schema di rimborso. Insomma, cornuti e mazziati.
L’account ufficiale di Curve Finance non ha ancora annunciato alcun piano di rimborso.
Oltre a Curve Finance, anche altri protocolli DeFi che utilizzavano versioni di Vyper sono stati colpiti dall’hack. L’accaduto ha esposto l’ecosistema DeFi a uno stress test di notevole importanza.
Parallelamente, anche la BNB Smart Chain è stata presa di mira da attacchi a causa della stessa vulnerabilità di Vyper.
Negli Stati Uniti, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha implementato nuove regole che richiedono alle aziende pubbliche di rivelare un attacco informatico quattro giorni dopo averlo ritenuto “materiale”.
Il recente hack di Curve Finance e altri protocolli DeFi ha evidenziato l’importanza della sicurezza informatica nell’ecosistema delle criptovalute. L’industria delle criptovalute deve continuare a rafforzare le sue misure di sicurezza e adottare regolamenti più severi per proteggere investitori e utenti da futuri attacchi informatici.