Il vice primo ministro italiano Matteo Salvini, noto per la sua posizione dura sull’immigrazione durante il suo mandato di ministro dell’Interno nel 2018, ha affermato mercoledì che quando 120 barche piene di migranti arrivano contemporaneamente sulle coste italiane, “non è un’iniziativa spontanea o un fenomeno occasionale, è una dichiarazione di guerra all’Europa”.
Il vice primo ministro del governo di destra a Roma, che attualmente dirige il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha fatto riferimento al fatto che diverse barche con circa 6.000 migranti sono attraccate in un solo giorno sull’isola di Lampedusa. Ha sottolineato che il problema non riguarda esclusivamente Lampedusa e che la situazione minaccia di far “collassare l’intera società italiana”.
Salvini si è detto convinto che la migrazione di massa verso l’Europa sia stata orchestrata da organizzazioni criminali, comprese le organizzazioni dedite alla tratta di esseri umani. Ha aggiunto che l’Europa ha completamente abbandonato l’Italia per proteggere i propri confini terrestri e marittimi e che Roma dovrebbe agire da sola per inasprire ulteriormente le norme sulla sicurezza nazionale e sull’immigrazione.
Salvini ha incontrato prima a porte chiuse ministri, sottosegretari e parlamentari della Lega, poi ha tenuto una conferenza stampa nella sede dell’Associazione dei corrispondenti esteri a Roma. Ha presentato il suo punto di vista anche al telegiornale serale della RAI.
“Il centrodestra unito arrivato al governo quasi un anno fa sta funzionando bene, lo stesso centrodestra unito ci dà la speranza di fare la differenza in Europa”, ha detto Salvini .
Le riprese video di una barca dopo l’altra hanno fatto scalpore sui social media, fungendo da promemoria fondamentale della spirale di crisi migratoria che l’Europa sta affrontando.
D-Day: An einem einzigen Tag landen 5.000 Männer in 112 (!) Booten in #Lampedusa an!
Das entspricht der Stärke einer Brigade.
"Wir können nicht mehr", hetzt der Bürgermeister gegen die #Flüchtlinge.https://t.co/Ci4FbLKFEB #Remigration pic.twitter.com/DUQWHyG5Yu— Hartes Geld (@Hartes_Geld) September 13, 2023
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha lanciato una campagna elettorale basata sul blocco dei migranti e sull’istituzione di un “blocco navale”; tuttavia, da quando è salita al potere, ha solo guardato arrivare un numero record di migranti illegali in Italia e ha persino approvato piani per l’Italia di accogliere oltre 400.000 migranti legali extra-UE all’anno.
Salvini, che è riuscito a ridurre drasticamente l’immigrazione clandestina quando era ministro degli Interni, sembra voler puntare sull’unità con Meloni in questo momento e non mostra alcun segno in pubblico di essere pronto a sfidare il suo partner di coalizione.
Come riportato in precedenza da Remix News, nonostante l’inversione di marcia della Meloni sull’immigrazione, la Premier ha mantenuto forti numeri nei sondaggi in Italia, e la crescente crisi dell’immigrazione nel paese non sembra aver intaccato il suo appeal presso gli elettori.
Salvini ha affermato che unire conservatori e moderati europei è l’unico modo per “rimandare a casa i socialisti”, riferendosi alle elezioni del Parlamento europeo del prossimo anno. Ha osservato che la posta in gioco delle elezioni è il futuro dell’Europa.
La crisi dell’immigrazione potrebbe galvanizzare gli elettori a spostarsi a destra, ma potrebbe anche ritorcersi contro, soprattutto se le scene a Lampedusa e altrove in Italia cominciassero a filtrare verso una popolazione italiana più ampia, che potrebbe iniziare a vedere con scetticismo il governo di destra al potere. L’UE, da parte sua, ha fatto poco per aiutare l’Italia e, se non altro, potrebbe mettere le mani sul governo Meloni se intraprendesse azioni significative per arginare la crisi dell’immigrazione.
Lampedusa was once a quaint island with 6,000 Italian residents.
Yesterday over 8,000 illegals stormed the island after arriving on fleets of boats.
This is what the island looks like now:pic.twitter.com/bV34xz5GR0
— End Wokeness (@EndWokeness) September 13, 2023
Il leader della Lega ha toccato anche il tema della guerra in Ucraina, affermando che un piccolo Stato come il Vaticano sta facendo di più di grandi potenze per fermare il conflitto. Salvini ha detto che il cardinale Matteo Zuppi, che guida la missione di pace lanciata da Papa Francesco ed è a Pechino per colloqui, ha fatto molto di più dell’Unione Europea.
La guerra in Ucraina rimane un altro importante punto di contesa tra Salvini e Meloni, con Salvini che cerca di disimpegnare l’Italia dall’invio di armi in Ucraina, mentre Meloni ha assunto una posizione più pro-Bruxelles e ha cercato di intensificare il ruolo dell’Italia nel conflitto.