La data limite per i rimborsi da parte di Mt.Gox è stata spostata in avanti di 12 mesi… cattive notizie per i creditori dell’ormai celebre (in senso negativo) exchange.
In una lettera emessa oggi dal fiduciario per la riabilitazione, Nobuaki Kobayashi, è stato annunciato che la scadenza per i rimborsi di base, intermedi e anticipati dei creditori dell’ormai defunto exchange di bitcoin, Mt. Gox, è stata posticipata al 31 ottobre 2024.
Inizialmente, il termine ultimo per fornire le informazioni necessarie per i rimborsi era aprile, successivamente poi la scadenza era stata prorogata da luglio a settembre.
La decisione di ritardare ulteriormente il piano di rimborso è stata presa considerando il tempo necessario ai creditori per fornire le informazioni richieste, come specificato nella lettera.
La lettera afferma: “con l’approvazione del tribunale distrettuale di Tokyo, il fiduciario per la riabilitazione ha modificato la scadenza per i rimborsi di base, anticipati e intermedi dal 31 ottobre 2023 (ora giapponese) al 31 ottobre 2024 (ora giapponese).”
Nonostante il ritardo complessivo, i creditori che hanno già fornito tutte le informazioni richieste al Rehabilitation Trustee potrebbero vedere i loro rimborsi arrivare già alla fine di quest’anno, con i pagamenti che verranno effettuati in modo sequenziale.
Tuttavia, la tempistica esatta per ciascun creditore rimane incerta e il programma è ancora soggetto a modifiche.
Per i creditori che non hanno ancora consegnato le informazioni richieste, il Rehabilitation Trustee ha fatto un appello affinché lo facciano il prima possibile, poiché senza tali dati non sarà possibile avviare il processo di rimborso.
Un breve riassunto circa la storia del declino di Mt. Gox: Fondata nel 2010, la piattaforma con sede a Tokyo divenne rapidamente il più grande exchange di bitcoin al mondo nel 2013, arrivando a gestire oltre il 70% di tutte le transazioni globali di bitcoin.
Tuttavia, all’inizio del 2014, Mt. Gox sospese tutti i prelievi, chiuse le negoziazioni e il sito web, e successivamente dichiarò bancarotta a seguito della misteriosa scomparsa di oltre 800.000 bitcoin.
Mt. Gox sta per distribuire una parte dei fondi recuperati, tra cui 142.000 BTC (valutati a 3,9 miliardi di dollari), 143.000 BCH (31,3 milioni di dollari) e 69 miliardi di yen giapponesi (467 milioni di dollari).
Inizialmente, verranno pagati 200.000 yen in contanti a ciascun creditore.
Le richieste di rimborso superiori a questa cifra verranno effettuate con una combinazione di circa il 71% in criptovalute e il 29% in contanti dopo il pagamento iniziale.
Quanto accaduto sull’exchange asiatico dovrebbe farci aprire gli occhi circa i rischi di detenere criptovalute sui wallet degli exchange, perché come si suol dire nella community cripto… Not your keys not your coins!