I legislatori dell’Unione Europea (UE) hanno messo a punto nuove regole note come Data Act. Thierry Breton, ha confermato l’accordo su Twitter il 28 giugno.
La legge faceva parte di un più ampio rinnovamento delle normative sui dati relative ai dispositivi connessi a Internet in Europa.
“L’accordo di stasera sul #DataAct è una pietra miliare nel rimodellare lo spazio digitale“, ha affermato Breton.
La decisione è stata presa nonostante le proteste dell’industria blockchain dell’UE.
La comunità blockchain ha espresso preoccupazione per il fatto che le disposizioni della legge sugli smart Contract potrebbe uccidere l’industria. I critici sostengono che il vago campo di applicazione della legge potrebbe avere un effetto potenzialmente negativo sulle transazioni decentralizzate regolate da questo tipo di contratti.
Una recente lettera aperta firmata da organizzazioni associate a una serie di blockchain, come Stellar, Polygon, NEAR e Cardano, ha affermato che la legge potrebbe entrare in conflitto con il regolamento dei mercati delle criptovalute (MiCA) recentemente concordato che entrerà in vigore nel 2024.
C’era ancora qualche incertezza sul fatto che l’ultima versione della legge si riferisca ancora a “smart Contract” piuttosto che a formulazioni alternative suggerite dall’industria come “smart Contract”.
Le preoccupazioni dell’industria blockchain non sono state ascoltate dall’UE
La Commissione ha respinto le preoccupazioni sollevate dall’industria blockchain, sostenendo che il nuovo regolamento non creerà problemi al funzionamento degli smart Contract.
Tuttavia, non è chiaro se l’accordo finale possa placare i timori del settore blockchain dell’UE. Si teme che le misure siano inefficaci per le blockchain pubbliche e non autorizzate, dove non esiste un’autorità centrale in grado di far rispettare i vincoli normativi.
Il Parlamento europeo e il Consiglio, che rappresentano i 27 Stati membri, devono votare a favore della legge concordata dai legislatori affinché diventi legge.