LG Electronics, la nota società sudcoreana, ha depositato la domanda di brevetto per la sua Smart TV basata su blockchain che consente agli utenti di scambiare token non fungibili (NFT).
La notizia è stata pubblicata l’11 maggio, 18 mesi dopo che LG ha presentato la domanda al database globale per registrare la proprietà intellettuale.
NFT Trading TV di LG consentirà agli utenti di connettersi ad un portafoglio di criptovalute NFT per consentire le transazioni.
Collegandosi a un server del marketplace NFT, lo schermo della TV incorpora codici QR che consentono agli utenti di completare le transazioni tramite il portafoglio in criptovaluta.
Un portafoglio crittografico è un software che consente agli utenti di gestire le proprie criptovalute e può trattarsi di un’app su uno smartphone o un’estensione del browser su un computer.
Oltre alla TV LG ha anche lanciato la propria piattaforma NFT, LG Art Lab Marketplace.
Questa piattaforma consente ai televisori con webOS 5.0 o versioni successive di scambiare opere d’arte digitali.
Attualmente non è ancora chiaro se la TV LG sarà integrata con diversi portafogli o sarà limitata al Wallypto di LG, il portafoglio crittografico per smartphone dell’azienda, tuttavia, l’inserimento di questa funzione all’interno dei televisori è già una grande notizia circa la direzione che questo mondo vuole prendere.
Il Web3 è la terza fase di sviluppo del World Wide Web dove le applicazioni decentralizzate basate su blockchain sono la norma.
LG sta portando una serie di soluzioni Web3 sui suoi dispositivi compresa la sua TV NFT e la collaborazione con Oorbit e Pixelynx per portare il metaverso direttamente nei salotti degli spettatori.
Anche Samsung, il concorrente diretto di LG, sta lavorando per integrare il Web3 nei suoi prodotti e infatti anche il colosso coreano lo scorso anno ha annunciato una nuova linea di Smart TV integrata con una piattaforma NFT.
La società sta inoltre investendo attivamente in progetti NFT e metaverso attraverso la sua divisione di venture capital, Samsung Next.
