Di Tsvetana Paraskova di Oilprice.com
La Russia è pronta a tagliare le sue esportazioni di diesel dai suoi porti sul Baltico e sul Mar Nero di quasi il 25% a settembre, ha riferito venerdì Bloomberg, citando i dati del settore in suo possesso.
Secondo i calcoli di Bloomberg, le spedizioni di diesel dai porti occidentali della Russia, comprese alcune esportazioni dalla Bielorussia, sono previste a 1,874 milioni di tonnellate a settembre, ovvero 466.000 barili al giorno (bpd), in calo rispetto ai circa 600.000 bpd previsti per le esportazioni di agosto.
Il piano per le esportazioni di diesel a settembre prevede le spedizioni più basse da maggio di quest’anno, quando era in atto la manutenzione primaverile della raffineria.
Ora la manutenzione autunnale della raffineria sta riducendo drasticamente anche le esportazioni di diesel dalla Russia.
Secondo le stime di Reuters basate sui dati provenienti da fonti del settore, la capacità di raffinazione del petrolio che sarà offline in Russia è destinata ad aumentare del 44% a settembre rispetto ad agosto a causa della manutenzione stagionale.
Si prevede che circa 4,635 milioni di tonnellate della capacità di raffinazione della Russia saranno disattivate questo mese, hanno riferito a Reuters fonti del settore.
Le autorità russe raccomandano inoltre alle raffinerie di frenare le esportazioni e di vendere più carburante a livello nazionale per soddisfare la domanda locale, ma la raccomandazione non è vincolante, secondo Bloomberg.
La riduzione delle spedizioni di diesel all’estero significherebbe minori ricavi dalle esportazioni per la Russia, che continua a guadagnare miliardi di dollari ogni mese dalle esportazioni di greggio e prodotti.
Le esportazioni russe di petrolio greggio e prodotti raffinati sono rimaste stabili a circa 7,3 milioni di barili giornalieri a luglio, mentre i prezzi più elevati del petrolio e i differenziali di prezzo più ridotti per il greggio russo hanno spinto i ricavi di Mosca verso l’alto nel mese di agosto rispetto a giugno, secondo le stime dell’Agenzia internazionale per l’energia (IEA). I ricavi delle esportazioni russe, pari a 15,3 miliardi di dollari a luglio, sono aumentati di 2,5 miliardi di dollari da giugno, ma sono inferiori di 4,1 miliardi di dollari rispetto a luglio 2022, secondo le stime dell’agenzia.
Di Tsvetana Paraskova di Oilprice.com