Il recente studio della Banca d’Italia ha evidenziato la necessità di prevedere una revisione periodica delle regole applicabili ai cripto-asset, al fine di garantire la stabilità e la sicurezza del mercato finanziario. In sostanza Bankitalia ci dice che il Mi.ca (nuovo regolamento europeo sulle cripto attività) è solo un primo passo verso la regolamentazione di un mondo in continua evoluzione.
Nel documento, è stato sottolineata l’importanza di scoraggiare le interconnessioni tra il settore tradizionale e quello cripto non normato, nonché di rafforzare la supervisione su questa parte dell’ecosistema finanziario.
L’analisi ha inoltre esaminato le crisi che hanno interessato questo mercato nell’ultimo anno, tra cui il crollo di Ftx e le difficoltà di Three Arrows Capital.
In definitiva, il rapporto Banca d’Italia rappresenta un importante contributo alla comprensione delle dinamiche dei cripto-asset e alla definizione di politiche regolatorie efficaci e sostenibili.
Gli autori, Giorgio Abate, Nicola Branzoli e Raffaele Gallo, sottolineano come l’approccio indifferenziato alla trattazione di tali strumenti finanziari possa rappresentare un ostacolo al dibattito serio in vista di standard robusti e di una adeguata regolamentazione e supervisione degli stessi.
Nel nuovo regolamento europeo Mica si ravvisa un primo passo verso una normativa capace di proteggere i consumatori da eventuali rischi connessi agli investimenti in cripto-attività.
Tuttavia, la sua portata si limita alle categorie di stablecoin, suddivise in Asset-Referenced Token – cripto-attività che mantengono un valore stabile basandosi su diverse valute fiduciarie – e Emt (e-money token) – cripto-attività che mirano a mantenere un valore stabile basandosi su una moneta fiduciaria che ha corso legale.
Nonostante i provvedimenti adottati, il pieno impatto delle regolamentazioni richiederà almeno 18 mesi per essere effettivo.
Tuttavia, stabilire delle regole non è abbastanza. È importante, continua il rapporto di Bankitalia, effettuare una costante revisione delle normative per adattare il perimetro della regolamentazione ai cambiamenti sostanziali del mercato.
Inoltre, ci sarà sempre qualche individuo disposto ad aggirare le regole o a muoversi lungo la linea di confine. E quindi “per garantire l’efficacia delle regolamentazioni, sarà necessario adottare una visione a lungo termine e continuare a monitorare i cambiamenti del mercato”.
In seguito al tumulto scatenatosi in seguito al tracollo di Ftx, si sta ora cercando di migrare verso strutture più decentrate. Tuttavia, questa decentralizzazione rappresenta una sfida nella definizione delle norme, dato l’assenza di un soggetto definito cui applicarle, affermano i relatori di Bankitalia.
“In situazioni dove i limiti non possono essere chiaramente definiti, è essenziale incentivare la gestione dei rischi e promuovere l’alfabetizzazione finanziaria. Una strategia di questo tipo richiede un approccio professionale e attento, al fine di garantire la stabilità e l’affidabilità delle nuove strutture decentralizzate.”