L’Italia si prepara per un possibile ritorno della politica del rigore in Europa attraverso la creazione di un nuovo organismo: il Comitato per le politiche macroprudenziali. Questo super comitato, composto dalle principali autorità finanziarie del paese, avrà il compito di monitorare i rischi sistemici, condividere informazioni e formulare raccomandazioni per garantire la stabilità finanziaria. Saranno coinvolti il governatore della Banca d’Italia, i presidenti della Consob, dell’Ivass e della Covip, con il direttore generale del Tesoro che parteciperà alle sedute senza diritto di voto.
Questa iniziativa, che sarà coperta da segreto d’ufficio nelle riunioni più delicate, ha lo scopo di anticipare e contrastare eventuali operazioni speculative che potrebbero mettere a rischio la stabilità del paese. Il comitato agirà in maniera indipendente, senza interferenze da parte del governo o di altre entità politiche, e le sue decisioni saranno pubbliche, a meno che non si ritenga che ciò possa mettere a rischio la stabilità finanziaria.
Il compito del Comitato per le politiche macroprudenziali sarà quello di perseguire la stabilità del sistema finanziario nel suo complesso, prevenendo e contrastando i rischi sistemici. Avrà il potere di definire strumenti di contenimento, fissare target periodici per ridurre i rischi di instabilità finanziaria, segnalare i rischi emergenti e indirizzare raccomandazioni alle autorità competenti. Potrà anche richiedere dati e informazioni a soggetti privati e pubblici che svolgono attività rilevanti per la stabilità finanziaria, con sanzioni previste per coloro che non adempiranno alle richieste.
Il nuovo comitato collaborerà anche con la Bce e garantirà il segreto dei dati e delle informazioni acquisite. Inoltre, potrà trasmettere i dati provenienti da altre autorità Ue per garantire la stabilità finanziaria, previo consenso dell’autorità che li ha trasmessi. Annualmente, il comitato renderà conto delle proprie attività alle camere e al governo.