Il Cremlino nella giornata di ieri ha minacciato senza mezzi termini l’uso di armi nucleari dopo l’attacco dei droni ucraini sui grattacieli di Mosca.
Dmitry Medvedev ha avvertito che “semplicemente non c’è altra via d’uscita” e ha detto che Kiev dovrebbe “pregare i nostri guerrieri” affinché non “permettano che il fuoco nucleare divampi”.
Mosca ha dichiarato di aver abbattuto tre droni ucraini domenica mattina che stavano tentando di attaccare la capitale. Ha anche affermato che la difesa russa ha sventato un tentativo ucraino di attaccare la Crimea, annessa alla Russia, con 25 droni durante la notte.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev ha ha commentato: “Le nostre forze armate respingendo la controffensiva del nemico collettivo, proteggono i cittadini della Russia e la nostra terra. Questo è ovvio per tutte le persone oneste. Ma oltre a ciò, prevengono i conflitti mondiali.”
Concludendo “Dopotutto, se immaginiamo che l’offensiva degli Ucraini con il sostegno della NATO possa avere successo e che riescano a sequestrare parte della nostra terra, allora dovremmo, in virtù delle regole del decreto del Presidente della Russia del 06/02 /2020, scegliere l’uso delle armi nucleari. Semplicemente non c’è altra via d’uscita. Pertanto, i nostri nemici devono pregare i nostri guerrieri. Che non consentono al fuoco nucleare globale di divampare.”