Il 2022 è stato un anno difficile per tutti i risparmiatori di tutto mondo, con la crisi del mercato azionario e le perdite nel mercato obbligazionario.
Tuttavia, la situazione ha colpito in modo particolare le famiglie italiane, che hanno subito una decisa caduta nella classifica mondiale della ricchezza finanziaria.
Dopo essere state tra le prime cinque dal 2002, oggi occupano la sedicesima posizione, con una perdita del valore degli asset finanziari del 5,1% l’anno scorso, superiore alla media a livello globale.
L’inflazione ha ulteriormente eroso il potere d’acquisto e i risparmi delle famiglie italiane. Infatti, il report della Allianz Global Wealth Report 2023 ha esaminato la situazione patrimoniale e l’indebitamento delle famiglie nel mondo, anche se non include gli investimenti immobiliari.
Secondo il recente report, gli italiani hanno subito una caduta di oltre 10 posizioni nella classifica mondiale del risparmio, nonostante i loro asset siano cresciuti in valore assoluto dal 2002. Quest’anno, gli italiani hanno subito maggiori perdite a causa della loro esposizione agli investimenti obbligazionari, che hanno sofferto di più delle azioni, e dell’aumento dei prezzi.
Pertanto scrivono: c’è un forte bisogno di un risparmio intelligente e di una maggiore alfabetizzazione finanziaria per combattere la minaccia persistente dell’inflazione. Senza incentivi e sostegni per il risparmio a lungo termine, la maggior parte dei risparmiatori potrebbe trovarsi in difficoltà.
Pertanto, anche se gli italiani sono pronti a sacrificarsi per risparmiare di più in un contesto complicato come quello attuale, il loro sacrificio potrebbe essere vanificato dagli effetti inflattivi.
Tuttavia, la situazione sta subendo un cambiamento anche grazie alla presenza di titoli del debito pubblico ad alto rendimento studiati appositamente per i risparmiatori retail scrivono nel report Allianz. Tuttavia, c’è il rischio che l’inflazione annulli tali benefici: “In generale, prevediamo un aumento del 6% degli asset finanziari globali, tenendo conto di una ulteriore normalizzazione del settore del risparmio. Tuttavia, i risparmiatori dovrebbero evitare un anno di perdita reale sui loro asset finanziari, considerando un tasso di inflazione globale del 6%”.