Joseph Lubin, noto per essere uno dei cofondatori di Ethereum e il fondatore di ConsenSys, si trova al centro di una nuova causa legale riguardante le operazioni di ConsenSys, la prominente azienda di sviluppo blockchain che gioca un ruolo cruciale nell’ecosistema di Ethereum.
Dettagli della Disputa
La causa è stata presentata da ex dipendenti di ConsenSys, che hanno sollevato diverse accuse contro Lubin.
Le affermazioni includono presunti illeciti legati alla mancata compensazione, trattamento ingiusto, e altre questioni relative alle pratiche lavorative e alla conduzione dell’azienda.
La denuncia è stata presentata giovedì al tribunale dello stato di New York. Afferma che i beni – incluso il suo portafoglio web3 MetaMask, in parte sviluppato da alcuni dei querelanti – sono stati trasferiti da Consensys AG, lasciandoli con azioni senza valore.
Lubin avrebbe organizzato il trasferimento dei beni in una nuova società con sede negli Stati Uniti, nel 2020, per sollecitare gli investimenti esterni.
Tale decisione sarebbe secondo gli accusanti stata presa con l’aiuto del consigliere generale di Consensys Matt Corva, ed avrebbe permesso a Lubin di sostituire i querelanti con investitori di Wall Street.
Sebbene i dettagli specifici siano ancora limitati e non completamente divulgati al pubblico, la causa sembra essere il preludio di turbolenze interne a ConsenSys.
“Ha mancato alla parola data”
Quando Lubin fondò Consensys nel 2014, molti dipendenti accettarono salari più bassi con la consapevolezza che avrebbero ricevuto azioni della società.
I rappresentanti legali degli ex dipendenti sostengono che mentre Lubin prosperava, coloro che credevano nella sua visione accettando azioni in cambio di una retribuzione più bassa si sono ritrovati con false promesse.
“Ha mancato alla parola data”, hanno scritto gli avvocati. “Nel processo, ha violato i suoi impegni e doveri legali. Mentre Lubin si è arricchito, i querelanti non hanno ottenuto nulla”.
Una prima causa era già stata intentata in un tribunale svizzero, tuttavia la situazione è ancora immobile e quindi i querelanti hanno deciso di agire diversamente come dichiarato dal portavoce dei querelanti:
“Dopo due anni in cui non sono arrivati a nulla con le loro frivole pretese contro Consensys Mesh in un tribunale svizzero, i querelanti ora credono che le loro pretese infondate abbiano maggiori possibilità di ottenere un giorno di paga se ingannano i tribunali statunitensi e coinvolgono Consensys Software e altre parti non correlate in un contenzioso“.
La causa negli Stati Uniti è ancora nelle sue fasi iniziali e molte delle affermazioni non sono state ancora validate, il caso evidenzia i potenziali problemi che possono emergere all’interno delle aziende di criptovalute e blockchain, specialmente quelle che hanno visto una rapida crescita in un periodo di tempo relativamente breve.
Il risultato di questa controversia legale potrebbe avere implicazioni significative non solo per ConsenSys e Joseph Lubin ma anche per l’industria della blockchain in generale.