La divisione cloud di Google ha ampliato il supporto per 11 nuove blockchain all’interno del suo servizio di analisi dei dati noto come BigQuery.
Queste blockchain includono Avalanche, Arbitrum, Cronos, Fantom, Near, Optimism, Polkadot, Polygon, Tron, oltre alle reti di prova Polygon Mumbai ed Ethereum Goerli.
Ma come?! le criptovalute e la blockchain non erano una moda passeggera per smanettoni nerd? Come mai un colosso tecnologico come google investe risorse nel creare servizi per questo settore?
Google Cloud ha annunciato che gli utenti possono ora eseguire query avanzate direttamente sulle blockchain, consentendo loro di effettuare operazioni complesse come il conteggio dei NFT coniati o il confronto delle commissioni di transazione tra queste diverse reti.
Inoltre, è possibile integrare questi dati con applicazioni per utenti finali come Looker e Fogli Google.
BigQuery, offerto da Google Cloud, rappresenta un servizio di data warehouse gestito che permette agli utenti di eseguire query SQL su ampi insiemi di dati.
Nel 2018, Google Cloud aveva lanciato i suoi servizi di dati blockchain all’interno di BigQuery, con l’obiettivo di fornire agli sviluppatori accesso ai dati presenti sulle blockchain di Bitcoin ed Ethereum.
L’anno successivo, aveva esteso il supporto ad altre sei blockchain, tra cui Bitcoin Cash, Dash, Dogecoin, Ethereum Classic, Litecoin e Zcash. Con questa recente aggiunta di ulteriori 11 blockchain, il numero totale di reti supportate è ora salito a 19.
Oltre a BigQuery, Google Cloud offre anche servizi di infrastruttura per il web3, come l’hosting dei nodi e la gestione delle operazioni di convalida, per diverse blockchain sulla sua piattaforma, in particolare Ethereum, Solana e Aptos.