I membri del G20 riuniti in India il 17 e 18 luglio hanno sollecitato l’implementazione rapida del Crypto-Asset reporting framework (Carf) dell’Ocse, e le modifiche al Common Reporting Standard per gli scambi sulle criptovalute.
Nel comunicato finale, si legge che il Global Forum dovrebbe stabilire una tempistica per l’avvio degli scambi Carf entro il 2027, rispondendo alle richieste di diverse giurisdizioni. Morale dal 2027 si punterà ad uno scambio globale di delle transazioni sui crypto-asset.
Durante le discussioni fiscali, i paesi hanno ribadito il loro impegno verso un sistema fiscale internazionale equo, sostenibile e moderno, basato sulla riforma a due pilastri adottata nell’ottobre 2021.
Accolgono con favore i progressi nella definizione della Convenzione multilaterale, nonché gli sviluppi della Subject to Tax Rule (Sttr) e del suo quadro di attuazione. Tuttavia, rimangono ancora questioni da risolvere nel primo pilastro dopo il fallimento dei negoziati.
I membri dell’Inclusive framework hanno deciso di sospendere temporaneamente le web tax nazionali fino alla finalizzazione dei dettagli, ma alcuni paesi, tra cui Canada, Russia, Bielorussia, Pakistan e Sri Lanka, hanno espresso la loro opposizione all’estensione.
In particolare, si profila un possibile scontro tra Canada e Stati Uniti a causa dell’approvazione da parte del primo di una nuova tassa sui servizi digitali che entrerà in vigore nel 2024.
I ministri del G20 hanno chiesto all’Inclusive framework dell’Ocse di risolvere rapidamente le questioni ancora aperte sulla Convenzione multilaterale, al fine di prepararla per la firma entro la seconda metà del 2023 e completare il lavoro sull’importo B entro la fine dello stesso anno.