di Maria Mantero estratto da Italia Oggi
Al via lo scambio di informazioni a fini fiscali sulle criptovalute e sugli accordi dei paperoni con il fisco. Ieri il Consiglio Economia e Finanza dell’Unione europea (Ecofin) ha adottato la Dac8 (Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa) che amplia il raggio della cooperazione fiscale nell’Ue (si veda ItaliaOggi del 15/09/2023). Il gruppo dei ministri dell’Unione ha inoltre aggiornato la blacklist dei paradisi fiscali inserendo altri tre paesi: Antigua e Barbuda, Belize e Seychelles.
Per quanto riguarda la Dac8, i ministri hanno approvato il via definitiva al testo che sarà ora pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione. La direttiva avvierà lo scambio automatico e obbligatorio tra le autorità fiscali degli stati membri delle informazioni messe a disposizione dai fornitori di servizi di cripto-asset. Secondo le conclusioni dell’Ecofin, la natura transfrontaliera delle cripto-attività richiede una forte cooperazione internazionale per garantire un’efficace riscossione delle imposte. Finora, infatti, la natura decentralizzata dei cripto-asset ha reso difficile garantire la conformità fiscale.
Nell’ambito di applicazione sono incluse anche le cripto-attività emesse in modo decentrato, gli stablecoin e alcuni token non fungibili (Nft), sulla riga di quanto delineato dal MiCA sulle cripto-attività.
Le stesse regole saranno applicate anche alla moneta elettronica e alle valute digitali.