Crollano i mutui. Negli ultimi mesi, l’acquisto di una casa attraverso mutui bancari ha subito un drastico calo, a causa dell’incremento dei tassi di interesse.
Secondo i dati rilevati dal Consiglio nazionale del Notariato, nel primo bimestre del 2023 si è registrata una diminuzione del 23,56% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I professionisti del settore hanno analizzato i dati e hanno evidenziato che a gennaio la diminuzione dei prestiti bancari è stata del 15,8%, ma è andata accentuandosi a febbraio, raggiungendo un decremento del 29,3%.
Questo calo è ancora più significativo se confrontato con la modesta diminuzione del 2,72% delle compravendite immobiliari nello stesso periodo.
Secondo i notai, questo crollo dei mutui indica un cambiamento nel comportamento degli acquirenti che preferiscono acquistare case con capitali propri, rispetto a fare affidamento sui prestiti bancari.
La principale ragione di questa scelta sembra essere l’aumento dei tassi di interesse imposti dalle banche.
Di conseguenza, si è verificata una riduzione significativa sia del numero di persone fisiche che hanno stipulato mutui (-21,15%), sia del numero complessivo dei mutui concessi (-23,56%).
Le fasce d’età più colpite da questo trend sono state quelle comprese tra i 18 e i 35 anni, con una diminuzione del 19,3%, e quelle tra i 66 e i 75 anni, con una diminuzione del 33,3%.
Nonostante la riduzione del numero dei mutui, è interessante notare che la diminuzione del capitale erogato è stata inferiore, pari al 20,7%.
Questo dato è spiegato dalla riduzione meno accentuata (-8,46%) dei mutui concessi per importi superiori a 500.000 euro, rispetto alle fasce di importo inferiore (-20,9% nella fascia 100.000-150.000 euro e -30,2% nella fascia 150.000-200.000 euro).
Infine, si è verificato un calo del 19,9% delle surroghe nel primo bimestre del 2023 rispetto al periodo precedente (da 2.882 a 2.310).
Questo indica che anche i proprietari di immobili che cercano di beneficiare di condizioni di interesse più favorevoli stanno evitando di ricorrere a questa pratica, data la situazione attuale del mercato dei mutui.
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Storicamente, il rialzo dei tassi di interesse imposti dalle banche centrali ha avuto un impatto significativo sul settore immobiliare.
In genere, un aumento dei tassi di interesse comporta un aumento dei costi di finanziamento per i mutuatari, rendendo i mutui meno accessibili o meno convenienti. Ciò può portare a una diminuzione della domanda di mutui e di conseguenza influenzare negativamente il settore immobiliare.
In passato molte bolle immobiliari sono scoppiate così.
Quando i tassi di interesse aumentano, i potenziali acquirenti possono essere scoraggiati dal chiedere prestiti per l’acquisto di una casa, preferendo aspettare o cercare soluzioni alternative per finanziare l’acquisto. Ciò può portare a una riduzione delle transazioni immobiliari e, di conseguenza, a un rallentamento del mercato immobiliare.
Inoltre, il rialzo dei tassi di interesse può avere un impatto sui prezzi delle case. Se la domanda di immobili diminuisce a causa di mutui meno accessibili, la pressione sui prezzi delle case potrebbe diminuire, portando a una possibile stagnazione o addirittura a una diminuzione dei valori immobiliari.
Tuttavia, è importante sottolineare che l’effetto del rialzo dei tassi di interesse sull’immobiliare dipende da una serie di fattori, tra cui le condizioni economiche generali, la politica monetaria, la disponibilità di credito e la fiducia dei consumatori. Pertanto, è necessario monitorare attentamente l’evoluzione del mercato immobiliare e considerare tutti i fattori che possono influenzarlo al fine di ottenere una visione completa della situazione attuale.
Mai come ora con l’aumento dei tassi di interesse e il crollo dei mutui è importante investire in serenità grazie al supporto di un team di consulenti finanziari indipendenti. Fai la tua richiesta a info@svilupposoluzionisrl.it
A cura di Angeloni, partner di francescocarrino.com