Secondo un tweet di Glassnode la correlazione tra bitcoin e i metalli preziosi (oro e argento) è scesa a -0,78 e -0,9.
BTC cresce mentre il mercato dei metalli preziosi crolla
Analizzando l’andamento dei prezzi dei tre asset, appare evidente che l’asset digitale e gli asset del mondo reale si stanno muovendo su lunghezze d’onda differenti.
Mentre il Bitcoin, l’oro digitale per antonomasia, cavalcando l’interesse degli istituzionali per le criptovalute, ha pompato il +22% nelle ultime due settimane, la sua controparte nel mondo reale, l’oro ha registrato un calo del -2,3% nello stesso arco di tempo. L’argento, d’altra parte, ha subito un calo maggiore di oltre il -5%.
Un aspetto interessante dell’andamento dei prezzi è stato il modo con cui BTC è cresciuto di valore insieme a oro e argento dopo la crisi bancaria statunitense dello scorso marzo. Questo avvenimento ha mostrato al mondo la forte correlazione tra i tre asset.
Tuttavia, i recenti movimenti di prezzo sui tre differenti mercati hanno mostrato una notevole divergenza.
Bitcoin come asset class indipendente
Se la correlazione tra Bitcoin e metalli preziosi avesse continuato a mantenersi ciò avrebbe potuto rafforzare la convinzione a lungo sostenuta che Bitcoin potesse essere un bene rifugio.
Ma come stiamo vedendo dall’andamento dei prezzi tutto ciò non sta accadendo e quindi si può ipotizzare che, BTC possa essere correlato con le azioni.
Secondo un recente rapporto di Kaiko, noto fornitore di dati sul mercato delle criptovalute, la correlazione tra BTC e l’indice Nasdaq 100 è crollata al livello più basso degli ultimi tre anni lo scorso giugno.
Questo implica un significativo scollegamento anche con il mercato dei titoli azionari tecnologici.
Appare quindi evidente che BTC viene visto come un’asset indipendente con i propri fondamentali.